"Esiste un punto tra ciò che le persone vedono di noi e ciò che non si può fare a meno che le persone vedano di noi.
E questo ha a che fare con il divario tra l'intenzione e l'effetto"
Diane Arbus
Ha aperto così Fabio Fornasari (Architetto e museologo) al 3° incontro del corso "Creare esperienze accessibili e inclusive nei musei"
Research as Travel
La progettazione accessibile è un viaggio che inizia sempre con l'esplorazione.
Per progettare prodotti / servizi inclusivi, dobbiamo abbandonare la mappa dei requisiti normativi e immergerci nell'ambiente circostante, è qui che si trova la vera ricchezza di informazioni.
Collaborando con la comunità, ascoltando le loro esperienze, le loro sfide.
Non si deve, non si può lavorare da soli!
È attraverso questo viaggio insieme che si trasforma la progettazione accessibile da un obbligo normativo a una missione di inclusione e innovazione.
E quindi cosa si fa?
Come Designer devi usare la tua dote empatica, devi comprendere come guarda, cosa sente, cosa prova un disabile.
Non devi essere giudice, devi progettare anche per aiutare una sola persona.
L'obiettivo è tradurre l'implicito, non l'esplicito, attraverso l'esperienza bisogna dare arricchimento.
Per questo è importante non lavorare da soli.
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